L’arrivo degli imam dal Marocco per il Ramadan

 

 

Al Hamdu Lillah anche quest’anno la CII ha ricevuto complessivamente 77  Imam e 4 Murshidat provenienti dal Marocco per participare delle attività interculturali e intra- religiose pianificate dalle Federazioni islamiche regionali sull’intero territorio nazionale.

Le  murshidat sono donne che dopo aver partecipato ad un corso di formazione, hanno il compito di illustrare il Corano alle altre donne e ai bambini nelle moschee del paese.

 

ASSEMBLEA GENERALE DELLA CII

ASSEMBLEA GENERALE

 

In un clima di fraterna partecipazione e condivisione si è tenuta a Roma l’Assemblea Generale della Confederazione Islamica Italiana, alla presenza dei delegati delle 14 Federazioni islamiche regionali, provenienti dal Nord, dal Sud e dal Centro d’Italia.

 Il dibattito, nella prima parte della giornata, ha avuto un particolare significato politico sottolineato dai messaggi istituzionali del Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano,  e del Ministro degli Affari Islamici del Regno del Marocco, Ahmad Taoufik. (Testo del messaggio in lingua italiana).

Hanno, inoltre, rivolto il proprio saluto all’assemblea il Ministro Plenipotenziario agli Affari Esteri, Enrico Granara, l’On. Khalid Chaouki, la Cons. Anna Nardini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, Rav. Riccardo Di Segni, don Francesco Baronchelli, bibliotecario del Pontificio Istituto Studi Arabi e d’Islamistica, il dott. Andrea Trentini della Comunità di Sant’Egidio.

La tavola rotonda  di approfondimento sul tema “Italianità e Islamicità. Insieme contro tutti gli estremismi”, moderata dalla giornalista Karima Moual, ha visto la partecipazione dei massimi esperti accademici in materia, tra cui il Prof. Paolo Branca dell’Università Cattolica di Milano, il Prof. Antonio Fuccillo della II Università degli Studi di Napoli, del Prof. Paolo Naso dell’Università di Roma, del Prof. Khalid Rhazzali dell’Università di Padova e della Prof.ssa Paola Gandolfi dell’Università di Bergamo.

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