L’ITALIA SONO ANCH’IO – Borgosesia (VC)

ITALIANITA’ E ISLAMICITA’

La Confederazione islamica italiana (Cii) giudica “inqualificabile” l’aggressione subita oggi (14 gennaio) dai giovani musulmani di Borgosesia. Un gruppo di persone ha fatto irruzione, poco dopo le 15, sul palco del cinema Lux di Borgosesia dove era in corso la conferenza “L’Italia sono anch’io”, promossa dall’associazione culturale islamica locale.

Un convegno pensato per raccontare la vita quotidiana e l’integrazione dei ragazzi di origine musulmana nati in provincia di Vercelli. In quel momento erano appena finiti i saluti di rito e stavano parlando i dirigenti dell’associazione. Un commando di persone – una decina in tutto – ha occupato il palco e sventolato uno striscione con la scritta “Remigrazione contro l’islamizzazione”. “I giovani della Cii sono stati composti e pazienti nell’attendere l’intervento delle forze dell’ordine nonostante l’aggressione ricevuta dai manifestanti di Generazione identitaria – commenta il segretario general Abdullah Cozzolino – siamo musulmani non agiamo con violenza, dimostriamo di essere veri italiani anche noi. Questo gridavano i giovani nel respingere la violenta provocazione e interruzione della loro manifestazione”.

Già ieri (13 gennaio) il segretario generale della Cii ha espresso la propria vicinanza ai giovani della comunità islamica di Borgosesia ribadendo che la Confederazione “è impegnata da tempo con le federazioni regionali  e in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali, nel trasmettere alle nuove generazioni i valori fondamentali della nostra carta costituzionale, di cittadinanza attiva e di integrazione. I nostri valori dell’italianità e dell’islamicità si coniugano in modo indissolubile nel rispetto dei principi costituzionali. Siamo convinti che la fattiva e armoniosa collaborazione tra le diverse identità culturali e religiose rappresenti un arricchimento democratico e un contributo allo sviluppo del nostro meraviglioso Paese”.

 

L’islamofobia determina un irrigidimento ma non un arresto di quella fluida dinamica integrativa:

L’Italia sono anch’io !

La Stampa